martedì 12 novembre 2013

Musica Poetica 1

Buon giorno a tutti :) Dunque, seguendo l'idea di Giorgia da adesso in avanti ogni tanto condividerò sul blog le mie poesie preferite accompagnate da un'opera musicale :). Nella speranza che gli accostamenti siano di vostro gradimento, inizio con una poesia che mi ha molto colpito e che mi ha particolarmente emozionato (ve la propongo in nella lingua originale;) ). Per accompagnarla ho scelto un pezzo jazz che trovo davvero fantastico e (giusto per questa volta) un quadro che amo moltissimo e che secondo me si accosta molto bene al tema della poesia. Dunque eccovi:

Poesìa de Mario Benedetti 

William-Adolphe Bouguereau, "Biblis", olio su tela, 1884


"Te libero de mí, de mis males, de mi malgenio, de los domingos por la tarde en donde nunca puedo más, del odio a mis cumpleaños, de no saber cómo hacer para regalarte algo que no pierdas. 
Te libero de mi desengaño, de tu karma, de mis novedades, de la contradicción que represento.
Te libero de mis llamadas que te saben a autocompasión, de mis enredos, de mi cabello suelto, largo, sin peinar. 
Te libero de mi consciencia, del desconcierto a fin de mes, de la caída, de la llegada, de mi huida inevitable.
Te dejo libre para que me dejes, para que me veas de lejos y me quieras, menos." 

Traduzione (vi prego di scusare la traduzione non particolarmente 
entusiasmante, l'ho fatta io perché non l'ho trovata da nessuna parte. Premetto di non aver mai studiato spagnolo, quindi perdonatemi, davvero.):

"Ti libero da me, dai miei mali, dal mio
malgenio, dalle domeniche pomeriggio nelle 
quali non potrò mai più, dall'odio del mio
compleanno, dal non sapere come fare per regalarti qualcosa che non si possa perdere.
Ti libero dalla mia disillusione, dal tuo karma, dalle mie novità, dalla contraddizione che rappresento.
Ti libero dalle mie chiamate che vedi come autocommiserazione, dai miei grovigli, dai miei capelli sciolti, lunghi, spettinati.
Ti libero dalla mia coscienza, dalla confusione del fine mese, dalla caduta, arrivo e fuga inevitabili.
Ti lascio libera perché tu mi abbandoni, perché tu mi veda da lontano e mi desideri, almeno."




Claude Bolling & Maurice André, "Mystique"

A presto e alla prossima! 
Ginevra 

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