martedì 9 aprile 2013

Requiem quieto del 26 Marzo - il ritardo è musicale.

Ok, lo so, non ha senso.. e mi ero, anzi, ci eravamo riproposte di non farlo! 

Recensire uno spettacolo a due settimane di distanza è piuttosto sciocco. 

Mi spiaceva, però, non citare neppure per un attimo il concerto offerto dal Carlo Felice lo scorso 26 Marzo.

Requiem 
W. A. Mozart
Cattedrale di San Lorenzo. 
Coro e Orchestra del Carlo Felice 
Direzione di Giovanni Porcile
con 
Mirella di Vita
Marina Frandi
Giampiero De Paoli
Filippo Balestra


Fatto. 

Ma non la scampate così facilmente, ormai ho iniziato!

Perciò con brevità e concisione, cerco di elencarvi i prima i difetti e poi i pregi che hanno reso questo meraviglioso evento, un po' meno stupendo del previsto.

Dunque, inutile dirvi il solito, grande problema dell'acustica della nostra stupenda cattedrale: quaranta coristi, con circa altrettanti strumentisti e nulla, pareva cantassero in Matteotti. Per la disposizione dei posti, che dirvi, io ho avuto la fortuna di sedermi, essendo arrivata mezz'ora prima. Ce n'erano abbastanza, a parte tutta la navata centrale prenotata e tanta maleducazione da parte della gente (quelli che avevo avanti io non hanno smesso un attimo di parlare, beh, fatta eccezione per il momento "requiem" e tra le tante cose hanno "prenotato" una fila di posti - mezz'ora prima - con alcune giacche e una sola persona seduta, arrivando tranquillamente a pochi minuti dall'inizio - neanche a dirlo la gente intorno dava un po' in escandescenza..).

Rex Tremendae 
La direzione è stata buona, fatta eccezione per alcuni stacchi di tempo, che sono sembrati (e non solo a me) eccessivi - es. Rex Tremendae, nella velocità in questo caso -, ma che sono sicuramente giustificati da un fattore di acustica.
Il coro è stato molto bravo - come al solito - benché si siano notati un po' di imprecisioni in certi punti, forse, sempre date dal luogo. 




I soliti, sopratutto le donne, mi hanno convinto: la Di Vita ha dimostrato di saper adattare la sua voce anche al "leggero" e cristallino Mozart, la Frandi si è fatta valere con proiezione ottima della voce e dizione perfetta, il bel timbro e l'intonazione sempre esatta, come vale del resto per la soprano,  malgrado gli uomini cercassero di sviarle, il basso ha dato una buona prova nel difficile Tuba Mirum e lo stesso ha fatto il tenore, dalla voce timbrata e leggera, sebbene cercasse di appesantirla (?) risultando talvolta stonato o un po' spinto  in certi punti, certo che il suo intervento Mors stupebit et natura.. (nel Tuba Mirum) vale tutto il Requiem e lui ha saputo giocare bene le sue carte. 



Confutatis
Ho potuto apprezzare i tenori del coro in modo particolare e violoncelli, contrabbassi, organo in orchestra. Magnifica la sezione maschile nel Confutatis

Direi un concerto riuscito.
L'intervento del Cardinal Bagnasco, l'ho trovato un poco.. anzi piuttosto, prolisso. 

Grazie a chi ha organizzato l'evento, a cui moltissima cittadinanza ha partecipato, benché parallelamente ci fosse il concerto di De Gregori al Carlo Felice e fosse un Martedì.

A presto!
Giorgia





















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