mercoledì 27 febbraio 2013

Nabucco - Maratona Verdi 2013 - VI


Il primo grande successo

"Con quest’opera si può dire veramente che abbia principio la mia carriera artistica."

Ciò che il compositore dice di quest'opera, che in ordine cronologico è terza, da un'impressione di quel che essa significhi per lui stesso. 

Nella biografia di Verdi, quest'opera è poco successiva alla tragica morte di figli e moglie. Egli era a ventisette anni, solo, triste e nello sconforto più totale. 
Ironia della sorte vuole che l'opera commissionatali fosse comica e a causa del suo stato d'animo aveva addirittura pensato di abbandonare musica e scene. 
Dopo aver letto il libretto di Nabucco a seguito dell'incontro con l'impresario della Scala, Merelli, decise anche se non subito di buon grado di cominciare la stesura musicale.  
Ero molto depresso e non stavo pensando alla musica, quando una notte d'inverno, uscendo dalla galleria De Cristoforis, incontro per caso Merelli, che si dirigeva verso il teatro. Nevicava copiosamente. Mi prese per il braccio e m'invitò a seguirlo nel suo ufficio. Mentre camminavamo, conversammo ed egli mi disse di avere molti problemi con una certa opera che doveva essere messa in scena. Avevano incaricato il Nicolai ma a questo il libretto non era piaciuto. 

"Immagina", mi disse Merelli, "un libretto di Solera: magnifico, straordinario e sublime, con la sua drammaturgia efficace ed i suo meravigliosi versi!  E quella testa dura non vuole saperne! Dice che il libretto è impossibile..."
"Ti toglierò io dai guai", gli dissi, "Ti rendo il Proscritto, tu dammi quello!!".

Verdi comincerà a comporre l'opera dall'ultima scena, quella della morte di Abigaille, dopo cinque mesi dalla lettura del libretto, la stesura continuerà poi per tutta l'estate del 1841. La prima si tenne a Milano al Teatro alla Scala nel 1842 e ci furono, fino alla fine dello stesso anno, 57 repliche!

Versioni successive risalgono a:  Autunno 1842 - Teatro alla Scala - Milano; 26 dicembre 1842 - Teatro la Fenice - Venezia; 29 novembre 1848 - Théâtre-Royal - Bruxelles; 9 dicembre 1920 - Teatro Carcano - Milano.

Il librettista è Temistocle Solera, che aveva scritto quello per l'Oberto; anche a lui che si deve il successo di quest'opera. 
L'Antico Testamento, il balletto Nabuccodonosor (di A. Cortesi) ed il dramma da cui lo spettacolo fu tratto, ovvero Nabuccodonosor, di Anicète Bourgeois e F. Cornue, furono sue fonti d'ispirazione. 
Solera divide l'opera in parti - quattro per la precisione -, com'era successo con Oberto, ed anche qui egli attribuisce a ciascuna un titolo: Gerusalemme, L'empio, La profezia e L'idolo infranto.

Origine del nome, ovvero perché lo chiamiamo Nabucco e non Nabuccodonosor
Di fatto in origine il nome dato al melodramma era quello del Re omonimo, cioè Nabucodonosor (II, nel caso specifico) e resistette fino al 1844 quando si ha la prima attestazione dell'abbreviazione ufficiale. Data, però la lunghezza dello stesso sulla locandina esso venne diviso in due righe, quindi risultava: "Nabucco" e, a capo, "Donosor". La gente prestava attenzione solo alla prima riga e per questo si ebbe la diffusione del nome dell'opera fino come Nabucco [altre informazioni dopo la trama].


Drammatis personae
Nabucco, re di Babilonia - baritono
Ismaele, re di Gerusalemme - tenore
Zaccaria, gran pontefice di Gerusalemme - basso
Abigaille, schiava, creduta figlia di Nabucco - soprano
Fenena, vera figlia di Nabucco - mezzosoprano
Gran Sacerdote di Belo - basso
Abdallo, vecchio ufficiale del re di Babilonia  - tenore
Anna, sorella di Zaccaria - soprano
Soldati Babilonesi, Soldati Ebrei, Leviti, Vergini Ebree, Magi, Popolo, Donne Babilonesi...

La durata dell'opera è di circa 2 ore e 20 min.
Ambientazione: Gerusalemme - Babilonia. Epoca: 586 a. C.


La trama
(al contrario delle volte precedenti, riporto la trama - che non ritengo di primaria importanza nel nostro contesto - dal web)


Parte I - Gerusalemme. All`interno del tempio di Gerusalemme, i Leviti e il popolo lamentano la triste sorte degli Ebrei, sconfitti dal re di Babilonia Nabucco, che ora è alle porte della città. Il gran pontefice Zaccaria rincuora la sua gente. In mano ebrea è tenuta come ostaggio, infatti, la figlia di Nabucco, Fenena, la cui custodia Zaccaria affida a Ismaele, nipote del re di Gerusalemme. Questi, tuttavia, promette alla giovane di restituirle la libertà, perché un giorno a Babilonia egli stesso, prigioniero, era stato liberato proprio da Fenena, di lui innamorata. I due stanno organizzando la fuga, quando giunge nel tempio Abigaille, supposta figlia di Nabucco, a comando di una schiera di Babilonesi. Anch`essa è innamorata di Ismaele e minaccia Fenena di riferire al padre che ella ha tentato di fuggire con uno straniero; infine si dichiara disposta a tacere a patto che Ismaele rinunci a Fenena. Ma egli si rifiuta di soggiacere al ricatto. A capo del suo esercito irrompe Nabucco, deciso a saccheggiare la città. Invano Zaccaria, brandendo un pugnale sopra il capo di Fenena, tenta di fermarlo, poiché Ismaele si oppone e consegna Fenena salva nelle mani del padre.
Parte II - L`empio. Nella reggia di Babilonia. Abigaille è venuta a conoscenza di un documento che rivela la sua identità di schiava: dunque erroneamente i Babilonesi la ritengono erede al trono. Nabucco, in guerra, ha nominato Fenena reggente della città e ciò non fa che accrescere l`odio di Abigaille verso di lei. Il gran sacerdote di Belo alleato di Abigaille, riferisce che Fenena sta liberando tutti gli schiavi Ebrei. Abigaille coglie l`occasione e medita di salire sul trono di Nabucco. Zaccaria, intanto, annuncia festante al popolo che Fenena, grazie all`amore di Ismaele, si è convertita alla religione ebraica. Essa viene raggiunta da Abdallo, vecchio ufficiale del re, che svelate le ambizioni di Abigaille, le consiglia di fuggire per non incorrere nella sua ira. Ma non c`è tempo, poiché irrompe Abigaille che ha con sé i Magi, il gran Sacerdote e una folla di Babilonesi. Giunge però, inaspettato, anche Nabucco che si ripone la corona sul capo, maledicendo il dio degli Ebrei. Quindi minaccia di morte Zaccaria. Alla dichiarazione di Fenena che rivela la propria conversione, egli replica imponendole di inginocchiarsi e di adorarlo non più come re, ma come dio. Il dio degli Ebrei lancia un fulmine. Nabucco, atterrito, cade agonizzante, mentre Abigaille si pone sul capo l`agognata corona.
Parte III - La profezia. Orti pensili nella reggia di Babilonia. Abigaille sul trono riceve gli onori di tutte l`autorità del regno. Nabucco tenta invano di riappropriarsi della corona, ma viene fermato dalle guardie. Nel successivo dialogo fra i due, Abigaille ottiene, sfruttando le instabili condizioni mentali di Nabucco, di fargli apporre il sigillo reale convalidante il documento di condanna a morte per gli Ebrei. In un momento di lucidità, Nabucco si rende conto di avere condannato anche la figlia Fenena e inutilmente implora la sua salvezza. Anzi, Abigaille straccia il documento che attesta il suo stato di schiava, dichiarandosi unica figlia ed erede. Ordina infine alle guardie di imprigionare Nabucco. Sulle sponde dell`Eufrate, gli Ebrei invocano la patria lontana e tocca ancora a Zaccaria consolare il suo popolo con una profezia che li esorta ad avere fede.
Parte IV - L`idolo infranto. Dalla propria prigione Nabucco vede tra gli Ebrei condotti a morte anche Fenena. Disperato si rivolge, convertendosi al Dio degli Ebrei. Abdallo e un manipolo di guerrieri rimasti fedeli al re, vedendo Nabucco rinsavire e rinvigorire, decidono di insorgere guidati dal vecchio re. Negli orti pensili risuona una marcia funebre: stanno giungendo gli Ebrei condannati a morte. Zaccaria benedice Fenena martire. Ma all`irrompere di Nabucco, cade l`idolo di Belo e i prigionieri vengono liberati. Nabucco torna sul trono. Abigaille, avvelenatasi, chiede perdono, morente, a Fenena e auspica il matrimonio di lei con Ismaele. Zaccaria predice a Nabucco il dominio su tutti i popoli della terra.



Il primo grande successo di Verdi è proprio quest'opera. Essa è sublime per qualità musicale e sentimento patriottico e di libertà di cui il compositore - che ben li sentiva - si fa portatore.
Qui si intravede già quella che poi diventerà una volontà prima di Verdi, ovvero il teatro e la caratterizzazione musicale del personaggio. 

I ruoli principali davvero impegnativi per i solisti a causa della tessitura e della resa scenico/teatrale. Giuseppina Strepponi, di cui abbiamo parlato la scorsa settimana, è la prima Abigaille.

Come ben saprete, ma vale la pena accennarlo, il coro del "Va pensiero.." fu interpretato dal pubblico dell'Italia risorgimentale come metafora della condizione del popolo, soggetto al dominio degli stranieri e oppressori Austriaci.


Curiosità circa il nome



Nabucodonosor è il nome di due sovrani babilonesi: 
I, regnò tra il 1125 a.C. e il 1103 a.C.

II, regnò tra il 605 a.C. e il 562 a.C.





Nabucodonosor è il nome dell'hovercraft comandato dal capitano Morpheus in The Matrix.

Nabucodonosor - o Nabuchodonosor - è il nome di un formato di bottiglie usate per champagne o spumante.


E questa nota è di dovere perché a me "er vino piase" - anche se champagne o spumante. 
Dunque, non sarò certo io a privarvi di un poco di "eno-cultura"!
Mignonette 0,2 l

Demi 0,375 l – mezza bottiglia
champagnotta: 0,750 l
Magnum: 1,5 l (corrispondente a 2 bottiglie comuni).
Jéroboam: bottiglia di vetro in grado di contenere l'equivalente di quattro bottiglie normali da 75 cl (quindi 3 litri) di vino o champagne. Il nome deriva da quello del re fondatore del regno di Israele nel IX secolo a.C. 
Réhoboam: 4,5 l (corrispondente a 6 bottiglie comuni).
Mathusalem: 6 l (corrispondente a 8 bottiglie comuni).
Salmanazar: 9 l (corrispondente a 12 bottiglie comuni).
Balthazar: 12 l (equivale a 16 bottiglie standard).
Nabuchodonosor: 15 l (corrispondente a 20 bottiglie comuni).
Melchior/Salomon: 18 l (corrispondente a 24 bottiglie comuni).
Primato: 27 l (corrispondente a 36 bottiglie comuni).
Melchisedec: 30 l (corrispondente a 40 bottiglie comuni).

I nomi scelti per i vari formati sono quelli di leggendari re assiro-babilonesi:

MAGNUM
Deriva dal latino “magnum”, cioè grande. Il primo utilizzo del termine, indicante appunto una bottiglia di grande capacità, risale al 1788, in Inghilterra.
JEROBOAM
Jeroboam è stato il fondatore del regno d’Israele e il suo primo re (933 – 910 a.C.). Si fece nominare dalle dieci tribù del Nord che si erano ribellate contro Rehoboam, figlio di Salomone (vedi sotto). Questo scisma politico si aggiungeva allo scisma religioso, creando due nuove correnti religiose in contrapposizione a quella di Gerusalemme.
REHOBOAM
Figlio di Salomone, la sua tirannia provocò lo scisma delle dieci tribù del Nord che fondarono il regno d’Israele governato da Jeroboam. Egli mantenne sotto di sè soltanto due tribù: quella di Giuda e quella di Beniamino.
MATHUSALEM
Patriarca dell’Antico Testamento, noto per essere vissuto molto a lungo: non sappiamo se per 720 oppure per 969 anni.
SALMANAZAR
Cinque re assiri portarono questo nome; il più importante fu Salmanazar III, vissuto dall’858 all’823 a.C. Era figlio di Assour Nassirpal.
BALTHAZAR
Due celebri Balthazar possono essere all’origine del nome di questa imponente bottiglia. Uno dei due era figlio di Nabonide e reggente di Babilonia, ucciso da Ciro verso il 539 a.C. Balthazar è anche il nome di uno dei tre Re Magi che seguirono la stella cometa fino alla grotta di Betlemme, dove adorarono il Bambino Gesù.

NABUCHODONOSOR
Figlio di Nabopolassar, Nabuchodonosor visse dal 605 al 561 a.C. Egli fu uno dei più celebri re di Babilonia. Fu lui a trasferire gli ebrei da Gerusalemme a Babilonia dopo la caduta della città santa. Grande costruttore, Nabuchodonosor si dedicò ad abbellire Babilonia, dotandola di giardini pensili divenuti celebri in tutto il mondo antico, e di una cinta di mura di straordinaria bellezza (ne faceva parte la porta di Ishtar, tuttora conservata a Berlino).

SALOMON
Figlio di David e di Bethsabea, regnò su Israele nel X secolo a.C. Tradizionalmente noto per la sua saggezza e imparzialità, realizzò un grandioso tempio e una reggia sontuosa che divennero centri d’attrazione per l’intera nazione. Egli fu indubbiamente il più potente e il più illustre fra i monarchi d’Israele.
MELCHISEDEC
Fu re di Gerusalemme e sacerdote di Jahvè, il dio unico degli ebrei. Nella Bibbia è ricordato per la benedizione che egli diede ad Abramo che tornava vittorioso da una spedizione bellica.

Lo so.. mi sono lasciata trasportare e ho scritto un poema su un argomento che poco c'entra con il povero Verdi!

Note storiche su Nabucodonosor II
Re di Babilonia - Nascita ca 634 a.C. / Morte ca 562 a.C.
Nabucodonosor II fu un sovrano babilonese che regnò per 43 anni, dal 605 a.C. fino alla morte avvenuta nel 562 a.C. Secondo e più importante dei re della dinastia neo-babilonese, Nabucodonosor salì al trono alla morte del padre Nabopolassar e sottomise il regno di Giuda, deportando gli ebrei in Babilonia e distruggendo il tempio di Salomone.

Si dedicò alla ristrutturazione di Babilonia, pavimentando strade, ricostruendo templi e scavando canali. È accreditato della costruzione deigiardini pensili, una delle sette meraviglie del mondo antico.
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Discografia
1949 Gino Bechi, Maria Callas, Luciano Neroni, Gino Sinimberghi, Amalia Pini - Vittorio Gui
1961 Ettore Bastianini, Mirella Parutto, Ivo Vinco, Luigi Ottolini, Anna Maria Rota - Bruno Bartoletti
1965 Tito Gobbi, Elena Souliotis, Carlo Cava, Bruno Prevedi, Dora Carral - Lamberto Gardelli
1977 Matteo Manuguerra, Renata Scotto, Nicolaj Ghiaurov, Veriano Luchetti, Elena Obratzsova - Riccardo Muti
1979 Sherrill Milnes, Grace Bumbry, Ruggero Raimondi, Carlo Cossutta, Viorica Cortez - Nello Santi
1982 Piero Cappuccilli, Ghena Dimitrova, Evgeny Nesterenko, Placido Domingo, Lucia Valentini Terrani - Giuseppe Sinopoli
1988 Renato Bruson, Ghena Dimitrova, Paata Burchuladze, Bruno Beccaria, Raquel Pierotti - Riccardo Muti
2002 Juan Pons, Maria Guleghina, Samuel Ramey, Gwyn Hughes Jones, Wendy White - James Levine
2007 Leo Nucci, Maria Guleghina, Carlo Colombara, Fabio Sartori, Nino Surguladze - Daniel Oren




Qui trovate le parti, lo spartito e la partitura.


Qui il libretto.






Personalmente adoro il terzetto iniziale e l'aria "Chi mi toglie il regio scettro.."


ABIGAILLE (2:25)

Prode guerrier! d'amore
conosci tu sol l'armi?
a Fenena
D'assira donna in core
empia tal fiamma or parmi!
con ira
Qual Dio vi salva? Talamo
la tomba a voi sarà...
di mia vendetta il fulmine
su voi sospeso è già!
Dopo breve pausa prende per mano Ismaele e gli dice sottovoce:
Io t'amava!... il regno e il core
pel tuo core io dato avrei!
Una furia è quest'amore,
vita o morte ei ti può dar.
Ah! se m'ami, ancor potrei
il tuo popol salvar!
ISMAELE
Ah no!... la vita io t'abbandono,
ma il mio core nol poss'io;
di mia sorte io lieto sono,
io per me non so tremar.
Ma ti possa il pianto mio
pel mio popolo parlar.
FENENA
Ah!già t'invoco, già ti sento,
Dio verace d'Israello:
non per me nel fier cimento
ti commova il mio pregar.
Oh proteggi il mio fratello,
e me danna a lagrimar!
ABIGAILLE
Io t'amava ecc.
ISMAELEMa ti possa ecc.
--------
NABUCCO (5:45)
Chi mi toglie il regio scettro?...
Qual m'incalza orrendo spettro!..
Chi pel crine ohimè! m'afferra?...
Chi mi stringe?... chi m'atterra,
chi, chi m'atterra, chi, chi m'atterra?
chi? chi?
Oh! mia figlia! e tu, e tu pur anco
Non soccorri al debil fianco?...
Ah fantasmi ho sol presenti...
Hanno acciar di fiamme ardenti!
È di sangue il Ciel vermiglio,
Sul mio capo si versò!
ah sul mio capo, sul mio capo si versò!
Ah... ah perchè, perchè sul ciglio
Una lagrima spuntò?
Ah! perchè, perchè dal ciglio
una lagrima, una lagrima spuntò?
Ah! perchè, perchè dal ciglio
una lagrima, una lagrima spuntò?
Chi mi regge... io manco...
 Nabucco - Scala - 2013 - Rai5 





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