sabato 27 dicembre 2014

"Ma falle gli occhi neri" - Tosca


Il preambolo [saltatelo pure se non avete voglia!]

Mi sono messa qui per scrivervi della Tosca e subito, non sapendo da dove cominciare e credendo che ciò che era dire sia già stato detto, sono stata colta da una crisi: nessuna, nessunissima voglia di scrivere. Ecco perché comincio così.

Poi ho pensato che una messa in scena così si meritava almeno un appunto, una nota, una menzione su questo povero blog, che ha passato un anno e mezzo nel dimenticatoio.

Voglio dire la mia su questo allestimento. Una recensione molto personale, di certo oggettiva, ma anche molto molto soggettiva. 

Siccome non amo, per distinti e svariati motivi il compositore toscano (n.d.a. Puccini), scrivere di lui mi è nuovo, raro. Con fatica, ogni volta che il mio amato teatro propone una sua opera vado, diligentemente, ad ascoltarla e vederla e puntualmente - non ci crederete - confermo la mia posizione di astio misto a non-comprensione! Eppure ci fu un tempo in cui amai Boheme - opera che tutt'ora apprezzo. Comunque sia per quanto io possa non-reggere una qualsiasi delle sue opere, trovo sempre un tema, un  momento, un dettaglio d'orchestrazione, una parte di libretto, un matrimonio tra parola e musica che mi affascina e mi fa ritrovare col M° Puccini una sorta di feeling - abbiamo, devo ammettere, una vera e propria relazione di amore-odio [sarà perché non lo posso cantare!]

Tornando alla nostra Tosca,l'ultima rappresentazione a cui ho assistito è stata quella del 2010 - che poi, è anche il più recente allestimento del Carlo Felice, tolto quello presente - e mi ricordo che, pur essendo io agli inizi del mio percorso musicale, avevo apprezzato la messa in scena, i cantanti e... la musica! Ovviamente non ricordo nulla di più o di specifico, né a cui tempi mi preoccupavo troppo di informarmi o leggere per bene il libretto - se non per opere che amavo - andavo a teatro e come per i primi ascoltatori ai tempi della prima dell'opera (in questo caso il 14 Gennaio del 1900) mi facevo invadere da suono, testo, libretto, voci, orchestra, parole, sonno...  e chi più ne ha più ne metta. 

Ora non mi faccio più fregare, o meglio, ci provo. Il vantaggio è che grazie al Conservatorio ho il privilegio e l'onore di assistere alle prove e quindi posso entrare più lentamente nel mood dell'opera, capirne i dettagli, apprezzarne meglio il libretto, seguire l'evoluzione dell'orchestra, tenere conto dei passi complessi e dei punti rischiosi, vedere la costruzione e ammirare l'evoluzione scenica e la trasformazione degli interpreti giorno dopo giorno, per poi ritrovare il tutto condensato nell'arco di tre ore davanti ai miei occhi. Una vera e propria meraviglia. 

Di Tosca mi sono gustata il libretto come solo di poche opere ho fatto - Otello e poche altre - la sua fantastica e mirabolante orchestrazione ed variabilità tematica, la sua faccia cinematografica che il grande Livermore esalta con maestria. Mi sono lasciata trasportare.. e la magia ha preso forma. 






Eccoci arrivati finalmente alla spero concisa, ma completa, recensione di questo allestimento. 

Io ho assistito alle prove e alla recita della I compagnia del 23 Dicembre - spero di riuscire ad andare anche a quella del 30!

Cominciamo dal titolo, Tosca è Maria Guleghina, che avevamo già incontrato qui nel teatro genovese nei panni di Lady Macbeth dove aveva brillato, mentre adesso risulta una vera delusione - data anche la frequentazione che la cantante che del ruolo - a discapito di quanto ho letto di qua e di là ella non è quasi per nulla aderente al personaggio, la sua interpretazione è inappropriata, poco lavorata, molto lontana dalla volontà del regista; si muove in scena per posizioni, la gestualità è meccanica e l'espressione priva di verità scenica e legame interiore. Dal punto di vista vocale si rivela una discreta Tosca, con molti problemi, sia di intonazione sia di pronuncia - la prima risulta vaga e incerta la seconda poco italiana [n.d.a. ma fosse questo il problema!!] e appena scandita; sul versante musicale e vocale, ritroviamo un legato gestito con maestria, ma con poca duttilità, i centri che risuonano e risultano belli, tondi e marcati, come la zona grave, ma gli acuti un po' fissi e lanciati, la pronuncia e la musicalità in essi si perde. La protagonista si salva un poco nel Vissi d'arte, che dal punto di vista vocale continua a non convincere pienamente, ma dove l'interpretazione più aderente al personaggio ed al libretto e l'uso della parola emozionale, riesce a trasportarci e a farci vivere un momento di vera sospensione temporale e simpatia emotiva. L'intonazione ed il rispetto della partitura sono misere per un'artista del suo livello. Più Fosca che Tosca, direi. Roberto Aronica interpreta il coraggioso Cavalier Cavaradossi, mette in scena un personaggio piuttosto convincente, anche se le difficoltà del ruolo e delle scenografia e regia lo tradiscono e lo rendono un po' più Roberto che Mario. I suoi momenti lirici risultano ben gestiti, anche se Recondita Armonia patisce di un vibrato caprino leggero dato forse dall'altezza - fisica! -  a cui canta o dall'emozione, la parte musicale è curata, l'intonazione puntuale, gli acuti ben gestiti anche se di tanto in tanto un poco stretti. Un distinto debutto in Scarpia per Carlos Alvarez, che ritroviamo sul palcoscenico del Carlo Felice da Otello - meravigliosamente messo in scena l'anno passato in questo stesso periodo con la regia di Livermore - egli ha una giusta presenza scenica coesa al personaggio, una voce timbrata anche se meno presente rispetto all'anno passato - forse dato anche da un organico un poco più vasto - grande precisione musicale, bravura nel rendere le sfaccettature del personaggio e intelligenza nel sacrificare acutamente, in certi punti, la vocalità perfetta all'interpretazione avvincente. Tra i comprimari un ottimo Spoletta di Enrico Salsi dalla pronuncia chiara e dalla voce timbrata e squillante, un Sagrestano divertente e bonario (Armando Gabba - in sostituzione del povero Claudio Ottino inforunatosi sulla scena che da oggi riprende il suo ruolo), ben delineato scenicamente, ma poco presente vocalmente il fuggiasco Angelotti di Giovanni Battista Parodi, giusti Davide Mura (Sciarrone) e Cristian Saitta (Carceriere). 
Una nota di merito all'intonato e diligente Pastorello di Filippo Bogdanovic. Ottime e realistiche le prestazioni dei figuranti e dei mimi, con una menzione speciale per "l'angelo" (una famosa statua presente a Castel Sant'Angelo). 

Degna di merito la prestazione dell'Orchestra del Teatro e di tutta la macchina scenica. Il coro svolge bene il suo ruolo anche se, talvolta, sovrasta le voci in scena. 
Discreta la prestazione del Direttore d'Orchestra Stefano Ranzani, di cui non riesco a capire neppure l'attacco iniziale... 
Belli e curati i costumi di Gianluca Falaschi.
Ottime la regia, la scenografia e le luci di Davide Livermore che come sempre stupisce ed offre nuove visioni di opere già macinate, aprendo una finestra alle possibilità tecniche che offre la nostra epoca e avvicinando un pubblico anche meno esperto e/o abituato al cinema attuale, fatto, quest'ultimo, di movimenti veloci, realismo, effetti speciali e stacchi sorprendenti. Livermore fa riscoprire il piacere dell'opera a chi già la ama e la rende accessibile e snella a chi non la frequenta. L'arte del meravigliare, del sorprendere e dello stupire. Egli in questa regia sfrutta a pieno la vena cinematografica che Puccini, Illica e Giacosa propongono, eseguendo mutamenti di prospettiva, tagli, primi piani, ottenuti grazie alle luci, alla gestione della scena e al rispetto e alla conoscenza della partitura e del libretto. Stupendo l'uso di prospettive nuove e piani inclinati mirabolanti. Perfetta la volontà di coinvolgere lo spettatore anche con l'olfatto - come già anticamente nei teatri di prosa era successo - inserendo un pronunciato odore di incenso all'entrata in sala e al primo atto che si svolge in chiesa - inserendoci ancora di più in una dimensione. 

Infine da notare il salto di qualità fatto con dei sovratitoli curati e puntuali e un buon libretto lavorato nell'impaginazione come nei contenuti (anche se ci aspettavamo qualche saggio in più!). 


Andateci!!

Giorgia







venerdì 7 novembre 2014

Mi hanno rapito

Niente paura, scherzo!

Anzi no in realtà non scherzo... Però non intendo quello che state pensando, oppure si...

Quando Giorgia mi ha invitato ad andare a Teatro, beh, mi sono chiesto se ne sarebbe valsa la pena, dopo l'intensa giornata passata a correre dietro a tutti gli impegni. Però mi sono fatto forza e, auto-convintomi che sarebbe stata comunque un'esperienza positiva (c'è sempre da imparare), ho salito i vari gradini di marmo (un po' ce ne sono purtroppo, ma non disperate, c'è anche l'ascensore!), un piede dopo l'altro, del Carlo Felice. Entrato nella sala colma di gente ho pensato "chi me l'ha fatto fare", pensando già alla quantità di colpi di tosse, starnuti, nasi soffiati, caramelle aperte proprio durante un pianissimo (penso che sia la cosa più fastidiosa che possa capitare in un teatro),  ecc.

Ed ecco che entrano in scena i due rapitori (ok, uno c'era già dal momento in cui ho messo piede nel teatro, serpeggiante tra la gente ed onnipresente): la GOG (chi ha detto che non possa rapire?) e Ilya Gringolts, associazione ospitante e violinista.

Programma: 24 capricci per violino solo, op. 1 di Paganini. Nonostante la mia genovesità devo ammettere di non aver mai ascoltato Paganini o meglio, mai ascoltato ascoltato. Appena letto il programma mi sono gettato le mani nei capelli: "saranno tutti uguali", "chissà se mi addormento", ecc., tutti pensieri che ritengo plausibili andando a sentire un concerto monografico (passatemi il termine).

Parte Gringolts, subito ha tentato di adescarmi con i soliti trucchetti: bel suono, intonato, tecnica perfetta, un bel gioco di piani e di forti. Tutte proposte veramente allettanti, ma fino alla pausa (dopo i primi 12 capricci), non mi sono fatto fregare, la mamma mi ha sempre redarguito di non accettare "caramelle" dagli estranei.

Torna Gringolts, questa volta con un piglio più deciso, quasi a dire: "Va bene, non ti piacciono le caramelle alla precisione tecnica? Beccati questo!". E ha cominciato a "condire" le sue "caramelle" con una estrema dose di trasporto e sentimento: passione!
A questo punto non ho resistito, mi sono fatto intrappolare come un allocco e non ho staccato gli occhi da lui fino al bis, poi è uscito durante gli applausi e non l'ho più visto. Lui e la sua ospite mi hanno fregato e mi hanno rapito, portandomi in un posto fatto di musica e nuvole (romanticone, mi direte: e, sì, avete ragione).

Tornato a casa mi sono accorto di essere affetto da Sindrome di Stoccolma.

Mi toccherà salire ancora quei gradini marmorei.

Un ammiratore di Giorgia

lunedì 3 novembre 2014

da anNotare - Novembre 2014 [1]

Bentornati :)

ecco gli eventi chiave della settimana...

iniziamo col botto con il Gog concerto del lunedì proseguendo con un in crescendo di musica e ballo.

Lunedì 3 Novembre
ore 21
Teatro Carlo Felice

GOG presenta:

Ilya Gringolts

programma:


Niccolò Paganini
24 Capricci per violino solo op. 1


Dopo aver studiato violino e composizione a San Pietroburgo, Ilya Gringolts ha frequentato la Juilliard School dove ha avuto come insegnante Itzhak Perlman. Nel 1998 ha vinto a Genova il Premio Paganini e nel 2006 un Gramophone Award. Si è esibito con la Bamberg Symphony, la Filarmonica di Copenaghen, l’Orchestra Sinfonica della BBC, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica Israeliana, la Chicago Symphony Orchestra, la London Philharmonic e l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo. Ilya Gringolts suona uno Stradivari degli anni 1718-1720. I ventiquattro Capricci di Paganini costituiscono il vertice della produzione violinistica del genio genovese, ammirato dai più famosi musicisti dell’epoca. Schumann, Liszt e Chopin ne furono impressionati. Un amico di Schubert ha riferito che il grande musicista viennese ascoltando Paganini disse: “Nell’Adagio ho sentito cantare un angelo”.

Info biglietti qui.


Martedì 4 Novembre
ore 20:30
Teatro Carlo Felice


MARK MORRIS DANCE GROUP
Excursions 2014 Tour


Coreografo Mark Morris
disegno luci Paul Palazzo - Nicole Pearce - Nick Kolin - Michael Chybowski


Interpreti:
Ballerini: Max Cappelli-King - Lauren Grant - Laurel Lynch - Stacy Martorana - Dallas McMurray - Brandon Randolph - Billy Smith - Noah Vinson - Jenn Weddel
Musicisti: Yegor Shevtsov - Georgy Valtchev

Programma:
Italian Concerto
Excursions
-Intervallo-
Words
Jenn and Spencer
Polka
Musica di J. S. Bach, S, Barber, F. Mendelssohn-Bartholdy, H. Cowell, L. Harrison

Altre info qui.


Giovedì 6 Novembreore 21
Palazzo Ducale

GOG presenta:

Philippe Daverio - Verdi nel secolo lungo della modernità
Conferenza


Ingresso Libero.



Venerdì 7 novembre 
ore 16
Auditorium E. Montale

Luisa Miller
relatore Athos Tromboni

Ingresso Libero

Altre info qui.


Venerdì 7 Novembre
ore 20:30
Teatro Carlo Felice

Andrea Battistoni, direttore
Kyoko Takezawa, violino
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Alle ore 19 nel primo foyer, il concerto sarà preceduto da una prolusione a cura di Andrea Battistoni.

Programma:

Dmitrij Šostakovič
Cinque frammenti, op. 42
1. Moderato 2. Andante 3. Largo 4. Moderato 5. Allegretto

Jean Sibelius
Concerto per violino e orchestra in re minore, op 47
Allegro moderato - Adagio di molto - Allegro ma non tanto

Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67
Allegro con brio - Andante con moto - Allegro - Allegro/Presto



lunedì 27 ottobre 2014

da anNotare... - Ottobre 2014 [1]


dal 23 al 29 Ottobre 2014

Grito - Suite Sevilla
Teatro Carlo Felice

Prima 23 Ottobre 2014 20:30
24 Ottobre 2014 20:30
25 Ottobre 2014 20:30
26 Ottobre 2014 15:30
28 Ottobre 2014 20:30
29 Ottobre 2014 15:30


Ballet Nacional de España
Antonio Najarro, direttore della compagnia
Orchestra del Teatro Carlo Felice e partecipazioni.

Durata dello spettacolo:
1ª parte GRITO durata 37 minuti
Intervallo
2ª parte SUITE SEVILLA durata 70 minuti

GRITO
Coreografia: Antonio Canales
Musica: José Mª Bandera, José Carlos Gómez, José Jiménez "El Viejín"
Disegno Luci: Sergio Spinelli
Ideazione costumi: Pedro Moreno
Realizzazione costumi: Pipa e Milagros "En escena" e González
Calzature: Gallardo
Durata: 30 minuti

SUITE SEVILLA
Ideazione, coreografia e allestimento: Antonio Najarro
Musica: Rafael Riqueni, Miguel Rivera e Diego Losada
Direttore d'Orchestra: José Antonio Montaño
Direzione Musicale e arrangiamenti: Omar Acosta
Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova
Adattamenti per l'orchestra: Omar Acosta e Arturo Tamayo
Testi: Gerardo Diego
Disegno luci e scene: Felipe Ramos
Disegno Costumi: Antonio Najarro
Assistente costumi: José Antonio Arroyo
Suono: Javier Álvarez
Video: César San Bruno
Assostente Costumi: José Antonio Arroyo
Relizzazione costumi femminili: Pipa e Milagros "en escena"
Realizzazione costumi maschili: González
Abiti torero e mantello: Maestra Naty
Colorazione abiti di scena: María Calderon
Calzature: Gallardo
Durata 70 minuti


In Suite Sevilla, Antonio Najarro dà vita a una nuova creazione che mescola la danza classica spagnola con nuove tendenze, tanto in ambito musicale quanto in quello coreutico, con un linguaggio che caratterizza il suo stile coreografico.
La partitura di Rafael Riqueni richiama l'atmosfera e le tradizioni dell'Andalusia. Per descrivere i paesaggi della Spagna del sud, il suono delle chitarre flamenche si unisce agli altri strumenti musicali tipici del flamenco. Le musiche, che il compositore ha ideato a Madrid, lontano dai paesaggi tra i quali è nato, riportano il suo tono nostalgico.
La coreografia Suite Sevilla è stata insignita, nel 2012, del Premio del pubblico come miglior spettacolo di danza della stagione nella XXI edizione nell'ambito dei Premios Teatro De Rojas di Toledo.


----

27 Ottobre 2014
ZHU XIAO MEI
ore 21
Teatro Carlo Felice


Zhu Xiao Mei, pianoforte


Programma:
Johann Sebastian Bach

Aria mit verschiedenen Veränderungen BWV 988 (Variazioni Goldberg)

Zhu Xiao-Mei occupa un posto speciale nel mondo musicale di oggi, appare in pubblico solo per eseguire lavori particolarmente impegnativi che lei stessa definisce “montagne dell’anima” e le cui interpretazioni sono maturate attraverso un approfondito lavoro di analisi e studio. La sua carriera ha avuto uno sviluppo molto particolare: nata a Shanghai, introdotta alla musica dalla madre in tenera età, era già apparsa in radio e televisione quando aveva solo otto anni; i suoi studi vennero interrotti nel periodo della Rivoluzione Culturale. Dopo cinque anni in un campo di rieducazione al confine con Mongolia, tornata a Pechino si è diplomata presso il Conservatorio, quindi ha lasciato la Cina non appena il regime ha dato i primi segnali di apertura verso il mondo. Insegna presso il Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris. Alla sua autobiografia La rivière et son secret è stato assegnato il Grand Prix des Muses nel 2008.

Concerto organizzato da GOG, info qui.

------

29 Ottobre 2014
Tumore al seno: il futuro ha bisogno di tempo - Conferenza aperta al pubblicoore 18
Teatro Carlo Felice

Locandina con info 

------

Venerdì 31 Ottobre 2014
ore 20.30
Teatro Carlo Felice


Andrea Battistoni, Direttore
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice
Pablo Assante, Maestro del Coro

Programma:

Giuseppe Verdi

Sinfonia da Luisa Miller
Si ridesti il leon di Castiglia” da Ernani
Coro di Zingari da Il trovatore
Preludio atto I e III da La traviata
Va’ pensiero, sull’ali dorate” da Nabucco
Sinfonia da Giovanna d’Arco
Patria oppressa” da Macbeth

Pëtr Il’ič Čajkovskij

Romeo e Giulietta ouverture-fantasia in si min.


Biglietti a partire da 10€ con posto assegnato.

Le cifre incassate dalla vendita dei biglietti, o raccolte nelle urne a cura della Croce Rossa Italiana, confluiranno nell'iniziativa di raccolta fondi promossa da IL SECOLO XIX, Corriere Mercantile, Primocanale, Specchio dei Tempi, in collaborazione, con UNICREDIT e saranno versati dalla Fondazione Teatro Carlo Felice alla ASSOCIAZIONE NOI DI UNICREDIT ONLUS IBAN: IT93V0200801400000103208334,
causale: alluvione Genova 2014.

Il pubblico, direttamente presso la biglietteria del Teatro, potrà decidere la somma da devolvere, scegliendo l’offerta tra vari scaglioni di biglietto: da un massimo di € 500 fino ad un minimo di € 10 con possibilità intermedie di € 250, € 100, € 50, € 20.
Nel corso della serata sarà inoltre possibile devolvere ulteriori somme nelle urne posizionate in teatro.
Chi non potesse partecipare alla serata, ma volesse comunque aderire all'iniziativa, effettuando un versamento, è invitato ad utilizzare le coordinate di cui sopra.
















domenica 26 ottobre 2014

Spagna


Ah, la Spagna! Quando sentiamo parlare di Spagna non possono che venirci in mente l’estate, i colori, Dalì, il flamenco, il gazpacho, Gaudì, le nacchere, Barcellona, le chitarre, le tapas, una musica ritmata dal sapore calorosamente latino, Picasso, Madrid, il mare, il fantastico Jamon, una spolverata (nel Sud abbondante come il parmigiano sulla pasta al pomodoro, pardon come il riso nella paella) di Arabia e potrei continuare così…

Tutto questo (in realtà non proprio tutto :) ) lo trovate a pochi passi da voi, non a quei 700 km (per colui che vi scrive)!

- “Dove?”

Al Carlo Felice!

- “Al Carlo Felice ?!?! Sto qua ci prende per scemi!”.

Ebbene no, ammetto che messa così sembro piu Mastrota (no, non c’è né bicicletta né set di pentole in omaggio), ma vi volevo raccontare quanto mi sia piaciuto il balletto che sta andando in scena nel nostro Teatro.
Solo che ho scoperto di non essere poi molto bravo nelle descrizioni, cosi ho deciso di non anticiparvi niente, ma dirvi solo che io ci tornerò sicuramente Martedì sera alle 20:30, oppure Mercoledì pomeriggio alle 15:30 (sono le ultime due repliche, sigh), oppure ad entrambe!
Che dirvi, ci vediamo al Carlo Felice, Hasta la Vista!

giovedì 23 ottobre 2014

Eccomi! in lieta vesta...


Eccomi! - dice(va) la bella Giulietta de I Capuleti e i Monchecchi del buon Vincenzo (Bellini). 

Sì! Sono tornata.. Mi mancava scrivere qui! Dopo quasi un anno e mezzo di sacrifici per informare, divulgare e cercare quindi di dare visibilità al blog, ho lasciato le redini.
 C'è da dire, a mia discolpa, che ero e sono parecchio immersa negli impegni che via via vado incontrando, ma mi piacerebbe poter continuare - almeno di tanto in tanto - a informarvi e a parlarvi di quest'arte a me così cara.  
 Sono successe una marea di cose e non starò qui a raccontarvele, perché un po' non vi interesseranno e un po' non c'è né tempo né spazio abbastanza (la verità è che non saprei da dove cominciare, ne come articolare il discorso.. povera me..anzi poveri voi!).
 Comunque per farla breve, l'anno scorso ero arrivata al punto di andare ad ascoltare i GOGConcerti di rado, quando la pigrizia, dopo una intensa giornata di lavoro, veniva sconfitta dalla curiosità e dalla volontà di ascoltare ottima musica. Il problema era che poi Pigrizia si ripresentava armata di tutto punto e mi faceva passare la voglia di scrivervi le mie impressioni sui concerti e sugli spettacoli; in più, mi ero convinta del fatto che le mie opinioni non valessero nulla, il che è possibilissimo tutt'ora. Solo che ho pensato "ma perché no?". E poi, vi dirò, sempre a mia discolpa, all'inizio questo blog era nato come un mezzo per diffondere informazioni, favorire il dibattito, per esprimere le proprie opinioni, e personalmente era anche un modo, come un altro, per articolare un discorso semi-compiuto su ciò che il concerto, l'evento o l'opera in questione mi avevano offerto. Un mezzo, quindi, per proporvi una visione diversa, forse no, ineccepibile, assolutamente no... per proporvi una visione, da spettatrice, da musicista, da cantante, da ascoltatrice. Una visione non sempre concorde alle critiche giornalistiche. 
 Comunque, fatto sta, tutto questo si era trasformato, poi, in un tour de force autoinflitto (!!!) di mille rubriche su svariati temi, con un sacco di collaboratori... che ovviamente è diventato ingestibile ed anche un po' antipatico
 Non sapete, tra l'altro, quanto mi dispiaccia non leggere più ogni mese, quelle bellissime e divertenti, nonché interessanti e divulgative, Recensioni Emotive del grande Ste Tirasso. Eh... che ci devo fa'? Me la sono cercata.

Dunque oggi, però, sono tornata.. dopo un lungo lungo silenzio... fatto anche di una gran quantità di bozze abbozzate, mai finite e quindi mai pubblicate. 
Oggi sento una spinta positiva (speriamo che duri...) nel rimettermi qua a scrivervi, quindi così farò, ma sia chiaro - soprattutto per me - senza alcun tipo di scadenza o cadenza: pubblicherò quel che mi è possibile, in tempi umani. Per ovvi motivi le recensioni degli spettacoli e il calendario degli eventi consigliati li pubblicherò con i tempi consoni. 
Oggi voglio anche ringraziare tutti coloro che continuano a mandare mail nella nostra casella di posta, tanto da averla intasata, non sapete quanto piacere mi faccia leggervi. 

E ora, iniziamo!

Le stagioni... quelle teatrali.

Anche quest'anno la GOG propone dei meravigliosi concerti, con ospiti davvero d'eccezione - e non posso neppure citarli perché dovrei citare l'intera stagione!!. Detto ciò il calendario lo trovate qui in formato PDF e qui formato web (con possibilità di acquistare i biglietti online e leggere qualche informazione in più sui musicisti che parteciperanno).  
 Come al solito di sono delle agevolazioni per i giovani, per coloro che frequentano il Conservatorio e per gli iscritti all'associazione La Barcaccia, quindi non perdete l'occasione di far un abbonamento all'intera trafila di concerti a un prezzo che ha dell'inverosimile. 
Per leggere tutte le info riguardanti i prezzi andate a curiosare qui.


Il Carlo Felice resiste... grazie al cielo.. - a sentire alcuni è preferibile che fallisca... ma io sono di tutt'altra opinione(!!!). Povera Italia!
La stagione è ricca - anche visti i tempi che corrono.
La trovate qui: Opera, Sinfonica e Balletto.
Inoltre siamo in attesa di un concerto per sostenere coloro che sono stati colpiti dall'alluvione, i cui protagonisti saranno probabilemente il M° Andrea Battistoni (direttore) e l'Orchestra del Teatro (Carlo Felice, ovviamente).


Una stagione che sta per terminare è quella dell'Opera Giocosa, che conclude il suo lavoro con niente poco di meno che il Falstaff (tratto da W. Shakespeare) di Giuseppe Verdi.


Anche il Conservatorio Paganini promette bene dall'ultima newsletter che ho ricevuto.... 


Al più presto pubblicherò una lista con gli appuntamenti consigliati per le prossime settimane! Passate a trovarmi ;)

A presto!!
















Print Friendly Version of this pagePrint Get a PDF version of this webpagePDF